La rinite è un processo infiammatorio della mucosa che riveste le cavità nasali che può avere diverse cause: allergiche, infettive, irritative, vasomotorie, da farmaci, ormonali. La rinite allergica, il raffreddore comune e la rinite vasomotoria rappresentano più del 90% dei casi. Le riniti si manifestano con segni e sintomi comuni, variamente associati: rinorrea (naso che cola), prurito, starnutazione e ostruzione nasale. A differenza della rinite allergica il raffreddore comune è facilmente distinguibile per la breve durata e per i sintomi non strettamente nasali (sintomatologia simil influenzale).
La Rinite Allergica (RA), è dovuta ad una reazione immunologica del nostro organismo che esposto ad un allergene risponde con la produzione di anticorpi di classe IgE e poi con una serie di reazioni da cui deriva l'infiammazione delle mucose nasali.
La RA è un problema sanitario globale con una prevalenza stimata, a seconda dei paesi considerati, dal 5 al 35% della popolazione mondiale. La RA colpisce in Italia dal 15% al 20% della popolazione con un picco nei giovani adulti. La sua prevalenza continua ad aumentare progressivamente e si valuta che nel 2020 circa il 50% dei bambini italiani soffrirà di questo disturbo. Pur non essendo una malattia grave di per sé ha un forte impatto sulla qualità della vita, sia dal punto di vista sociale sia sulle prestazioni scolastiche e/o lavorative. Sono frequentemente associate alla RA altre patologie quali rinosinusite, congiuntivite, asma e disturbi del sonno.
SINTOMI DELLA RINITE ALLERGICA
La rinite allergica è una infiammazione che si localizza nella mucosa nasale, innescata dagli allergeni che respiriamo. L’infiammazione genera gonfiore della mucosa e questo si traduce clinicamente con ostruzione e naso chiuso. Il paziente non riesce a introdurre aria con il naso e respira a bocca aperta con tutti i fastidi che ne derivano. L’infiammazione inoltre crea irritazione delle terminazioni nervose del naso e quindi quel terribile fastidio e prurito nasale che spesso affligge gli allergici e induce starnuti a raffiche! Sempre a causa dell’infiammazione si produce un aumento delle secrezioni liquide con il gocciolamento nasale e la così della rinorrea liquida.
Sintomi tipici
Sintomi non tipici
La rinite allergica è invalidante perché i sintomi di ostruzione nasale, rinorrea liquida e starnuti a raffiche sono molto invalidanti. I pazienti sono intontiti e affaticati, irritabili ed infastiditi. Respirare a bocca aperta rende complicate le operazioni più semplici come parlare, lavorare, restare a scuola, fare sport e riposare. Di notte il paziente non riesce a prendere sonno ho ha un sonno molto interrotto. Di solito non ci si assenta dal lavoro o da scuola per un raffreddore, ma il rendimento lavorativo o scolastico sono molto compromessi dalla rinite.
RINITE ALLERGICA: QUALI ALLERGENI?
L’Italia presenta tre aree climatiche: l’area del nord, del centro e del sud e in queste aree le pollinazioni delle piante più allergeniche sono leggermente diverse in termini di mesi.
Il primo a pollinare è il cipresso (gennaio-febbraio) a cui seguono le betullace (betulla, ontano e nocciolo) da febbraio a fine aprile, poi le graminacee (da aprile a giugno ma spesso sino anche a settembre- ottobre), la parietaria e le composite (per tutta l’estate). La parietaria è molto importante nel sud Italia con picchi pollinici molto elevati e duraturi in termini di mesi. Al nord invece una importante piaga è l’Ambrosia che pollina da agosto a fine ottobre e che può dare rinite severa ed asma.
Anche gli allergeni presenti tutto l’anno possono dare rinite. Si parla di rinite allergica da allergeni perenni quali acari della polvere, cane, gatto e altri animali domestici come conigli e criceti o le muffe che sono disperse nell’aria.
RINITE ALLERGICA, SPIA DELL’ASMA
La rinite allergica è spesso associata a congiuntivite e asma bronchiale, ma anche a otite, polipi nasali, sinusite e disturbi del sonno (apnee e russamenti). Basti pensare che, secondo recenti ricerche, circa il 50% dei bambini con otite media è un allergico e che la rinite si presenta nel 70-80% degli asmatici. La rinite allergica è dunque un forte fattore di rischio per lo sviluppo dell’asma. Gli allergeni “perenni" cioè Acari della polvere, peli di animali e muffe sono considerati quelli più a rischio per lo sviluppo di asma. Anche i pollini comunque, specie in stagioni di fioritura intensa, possono essere causa di tosse persistente e di asma tavolta grave che complicano la classica rinite allergica stagionale.
La rinite e l'asma si presentano insieme in circa il 70% degli allergici e questo aggrava il quadro allergico generale e la necessità di farmaci necessari a mitigare i sintomi. Oggi si parla di “una via aerea e una malattia” considerando che dove si infiamma il naso, spesso si infiamma anche il bronco.
La rinite allergica porta con sé molti problemi quali il ristagno di secrezioni con possibile sovra-infezione a livello dei seni paranasali e innesco di quadri sinusitici. L’infiammazione costante può contribuire anche allo sviluppo di quadri di poliposi nasale. I polipi sono modificazioni della mucosa nasale che persistono e si ingrandiscono e anatomicamente portano a ostruzione delle cavità nasali con grossi problemi disventilatori e spesso si associano ad asma. E anche la presenza continua di secrezioni nel retrofaringe può favorire l’insorgenza di faringo-tonsilliti batteriche o di otiti, tanto invalidanti e dolorose soprattutto nei bambini.
RINITE IN ETÀ PEDIATRICA
Prima dei tre anni di vita la rinite allergica è raramente osservabile nei suoi sintomi più tipici, solitamente comincia a manifestarsi appena prima dell’età scolare e raggiunge il picco di massima espressione clinica in età adolescenziale (11-14 anni). Le principali fonti allergeniche tipiche dell’età evolutiva sono Acari della polvere, il gatto, ma anche i principali pollini e l'Alternaria tra le muffe.
La rinite allergica da acaro inizia a dare disturbi evidenti in media dopo i 3-44 anni di età e raggiunge la massima espressione negli anni della scuola dell’obbligo. I sintomi più specifici sono: starnuti in serie al risveglio, accompagnati allo strofinarsi energico del naso con il palmo della mano e al corrugamento della bocca e del naso, comportamento che può persistere nelle successive ore della mattina. Gli acari che vivono nel materasso e nel cuscino vengono respirati dal naso del bambino, causandone infiammazione e ostruzione. La componente occhi – congiuntivite con lacrimazione e prurito – è meno frequente nella rinite allergica da acaro, mentre è ben rappresentata nella rinite allergica primaverile da pollini.
RINITE IN GRAVIDANZA
La rinite è un disturbo molto comune che interessa più del 20% delle donne in gravidanza. Una rinite o rinosinusite ormonale si può manifestare nell’ultimo trimestre di gravidanza in donne per altro sane e scomparire dopo il parto. I sintomi della rinite allergica peggiorano nel 30% delle donne, in particolare se il primo trimestre coincide con la stagione pollinica o con l'autunno. La paura nelle donne di assumere farmaci che possano essere dannosi allo sviluppo fetale rende i disturbi allergici ancora più intensi perchè spesso non curati con il rischio di coinvolgere i bronchi nella infiammazione. Esiste invece la possibilità di prendere alcuni farmaci che sono dimostrati sicuri in gravidanza, sia sotto forma di spray nasali che antistaminici in compresse. E' importante infatti che la respirazione, a partire dal naso, sia adeguata per garantire una buona ossigenazione sia alla madre che al bambino.
LA DIAGNOSI
La presenza di una sintomatologia caratterizzata da starnuti, prurito, rinorrea e ostruzione nasale che persiste per giorni, o che si manifesta durante una particolare stagione dell’anno, soprattutto in un soggetto nel quale vi è familiarità per malattie allergiche, è fortemente sospetta per una RA.
L’anamnesi (la raccolta della storia clinica dal paziente) riveste un ruolo fondamentale per l’indirizzo diagnostico. L’allergologo cerca sia l’esistenza di familiarità per manifestazioni allergiche, sia la frequente associazione con altre patologie di natura allergica quali congiuntivite, asma, eczema, allergia a farmaci, ad alimenti, etc. La sintomatologia può essere intermittente: presente per meno di quattro giorni la settimana o per meno di quattro settimane, oppure persistente quando dura più di quattro giorni la settimana o più di quattro settimane.
In base alla gravità dei sintomi le forme di rinite si classificano in:
I VASOCOSTRITTORI NASALI
Il vasocostrittore nasale porta a rapido sollievo dei sintomi e per qualche giorno si può usare, ma non è un rimedio efficae. La stagione pollinica, dura a lungo e il paziente deve continuamente spruzzarsi il vasocostrittore per riuscire a mantenere il naso libero, il farmaco funziona sempre meno e ne serve sempre di più per ottenere lo stesso effetto. Non sono pochi i casi da lesioni nasali da abuso cronico di vasocostrittori in pazienti quadi farmaco-dipendenti. Senza contare che i vasocostrittori, se si superno le dosi e i tempi consigliati possono alzare la pressione e dare effetti collaterali sistemici, esattamente come tutti gli altri farmaci.
LA TERAPIA
Le prima terapia in assoluto, consigliata dagli allergologi, quando possibile (per es. animali domestici, acari delle polvere, allergeni professionali) è quella di allontanare il paziente dall’allergene. Di fondamentale importanza è una corretta informazione su quali sono le cause ed i sintomi della rinite e su come si possono “gestire al meglio", anche con la collaborazione del medico. La conoscenza della malattia rende il paziente consapevole della necessità del trattamento terapeutico, di un adeguamento dello stile di vita, con la possibilità di ritagliare spazi di autocontrollo ed autogestione, sempre sotto la supervisione medica. A tale scopo l’obiettivo dell’allergologo è fornire:
Seppur ad oggi non siano disponibili farmaci che guariscono la RA, esistono numerose opzioni terapeutiche che consentono di alleviarne i sintomi fino quasi ad eliminarli:
Antistaminici: sono raccomandati per la rinite e per la congiuntivite sia negli adulti che nei bambini, sono efficaci su rinorrea, starnuti e prurito nasale e sui sintomi della congiuntivite.
Antistamici di seconda generazione | |
Per via orale | Cetirizina, Levocetiriziana, Loratadina, Desloradatina, Fexofenadina, Rupatadina,Mizolastina, Ebastina, Bilastina |
Per uso topico (locale) | Azelastina, Levocabastina, Olopatadina |
RACCOMANDAZIONI GENERALI ARIA (ALLERGIC RHINITIS IMPACT ON ATSHMA) PER LA TERAPIA DELLE RINITI ALLERGICHE
Gli antistaminici orali o topici di seconda generazione sono raccomandati per il trattamento della rinite e della congiuntivite in adulti e bambini.
I corticosteroidi nasali sono raccomandati per il trattamento della rinite allergica in adulti e bambini; sono i farmaci più efficaci nella rinite allergica.
SI PUò USARE L'IMMUNOTERAPIA CON ALLERGENI NELLA RINITE ALLERGICA?
Più che si può, si deve! Tutte le volte che vi è indicazione a immunoterapia con allergeni, dovrebbe essere prescritta ed utilizzata perché serve a rendere il paziente meno sensibile all’allergene e quindi nel lungo periodo porta a un innesco minimo della cascata infiammatoria allergica e solo per picchi pollinici molto importanti. Il paziente torna ad essere tollerante all’allergene che gli sta procurando problemi.
PERCHE' OGNI ANNO LA RINITE STAGIONALE PEGGIORA?
Sembra che nella seconda parte del ventesimo secolo le stagioni siano diventate progressivamente più prolungate e con cariche polliniche sempre più elevate per via del riscaldamento globale. Le piante si adattano al clima e il caldo umido causa una grande produzione di polline e per gli allergici un peggioramento dell’allergia. Sembra inoltre che le particelle di inquinamento abbiano un ruolo adiuvante nel trasformare il polline da sostanza tollerata ad allergene perché il polline coniugato con gli inquinanti è più irritante sul sistema immunitario.
RIMEDI, CONSIGLI, AVVERTENZE
In presenza di sintomi che possano far sospettare un’allergia respiratoria, la prima cosa da fare è rivolgersi al proprio medico curante, che in caso di sintomatologia intensa instaurerà una prima terapia sintomatica , per poi inviare il paziente allo specialista allergologo per una corretta diagnosi con l’identificazione dell’allergene (o degli allergeni) per cui si è sensibilizzati.
Ciò è necessario per stabilire un corretto programma preventivo-terapeutico. Ad esempio, le persone con diagnosi di pollinosi dovrebbero osservare alcune precauzioni generali nonchè consultare periodicamente i calendari pollinici (clicca qui) per conoscere il periodo di fioritura delle piante responsabili delle manifestazioni allergiche, non solo nel luogo di abitazione ma anche nelle località dove intendono trascorrere le vacanze.