La primavera è ormai alle porte, stagione critica per oltre il 20% di italiani che combattono ogni anno contro i pollini di graminacee, betulle, parietaria e molto altro.
Ma cos’è la rinite allergica? È un’infiammazione della mucosa nasale dovuta ad una reazione di tipo allergico nei confronti di una sostanza dell’ambiente esterno, normalmente innocua, ma che nei soggetti sensibilizzati determina una sintomatologia abbastanza tipica.
I sintomi della rinite allergica
I sintomi tendono a presentarsi in età pediatrica e adolescenziale, anche se non è rara la comparsa in età adulta.
Tipicamente i pazienti lamentano prurito (naso, occhi, gola), starnuti, rinorrea (naso che cola) e ostruzione nasale (naso chiuso).
Molto spesso ai sintomi rinitici, si sommano congiuntivite con lacrimazione, prurito oculare e, talvolta, anche il gonfiore (edema) palpebrale.
Il bambino con rinite allergica spesso dorme con la bocca aperta, starnutisce e ha prurito al naso che cerca di trattare con i tipici sfregamenti dall’alto verso il basso sulla punta del naso.
L’ostruzione nasale è il sintomo che più influisce sulla qualità della vita, soprattutto quando disturba il sonno. L’interessamento dei seni paranasali (sinusite) può comportare cefalea o perdita di olfatto (anosmia) associato o meno alla presenza di polipi nasali, mentre l’otite media è una complicanza riscontrata soprattutto in età pediatrica.
Rinite allergica: un problema sanitario globale
A seconda della durata distinguiamo: rinite perenne (tutto l’anno) e rinite intermittente o stagionale (solo in alcuni periodi dell’anno). In base all’intensità dei sintomi viene classificata in lieve e moderato-grave.
La rinite allergica è più diffusa di quanto si possa pensare: è un problema sanitario globale e il numero di persone che ne soffre è spesso sottostimato, poiché la maggior parte delle persone convive con i sintomi senza rivolgersi a uno specialista.
Gli allergeni: pollini, acari, muffe e pelo di animali
I pollini (graminacee, parietaria, olivo, betulla, cipresso, ambrosia, etc.) sono i principali allergeni responsabili dei sintomi primaverili, tardo-invernali ed estivi, mentre gli acari della polvere determinano una sintomatologia continua con peggioramento nei cambi di stagione. Altre cause di rinite allergica possono essere muffe e il pelo di animali.
L’alto livello di inquinamento nelle aree urbane favorisce l’infiammazione delle vie aeree peggiorando così l’effetto dei pollini. Inoltre, il riscaldamento globale e le condizioni atmosferiche influiscono sull’esposizione e concentrazione dei pollini nell’aria per cui è sempre più importante che il paziente conosca i pollini responsabili dei propri sintomi e che utilizzi strumenti tecnologici a disposizione per ottimizzare la terapia.
I farmaci per la rinite allergica
I farmaci a nostra disposizione, come antistaminici di II generazione e cortisonici nasali (con e senza antistaminici), hanno un elevato rapporto tra efficacia, tollerabilità e sicurezza, così come l’immunoterapia allergene-specifica (i cosiddetti vaccini) che è un’arma sempre più importante per la cura delle malattie allergiche respiratorie.
Articolo a cura di Lorenzo Cecchi, Presidente AAIITO – Associazione Allergologi Immunologi Italiani Territoriali e Ospedalieri, e Francesco Papia, allergologo e immunologo clinico, ASP6 Palermo