Le allergie sono un problema serio, spesso sopravvalutato o confuso, che nelle sue diverse forme riguarda un quarto degli italiani. Per questo motivo secondo gli esperti le festività possono mettere a dura prova soprattutto sul fronte delle allergie alimentari, visto che come di consueto sono stati consumati molti degli alimenti che ne rappresentano le cause principali come: la frutta secca, i crostacei, il pesce, le carni, le lenticchie, i bacelli ed i molti tipi di frutta secca ed esotica. Le allergie alimentari sono un problema per il 3% degli adulti e per circa l’8% dei bimbi italiani, ed anche se spesso chi soffre di queste allergie in genere è attento e consapevole, è altrettanto vero che in molti prodotti, soprattutto nei dolci, si possono nascondere alimenti allergizzanti, che se assunti in modo inconsapevolmente possono provocare reazioni allergiche anche gravi. Fra le allergie alimentari più pericolose infatti quella alla frutta secca in cui, oltre a noce e nocciola, possono essere chiamati in causa anche arachidi, pistacchi, anacardi e noce brasiliana. Esistono poi alcune allergie che possono comparire per la prima volta a Natale, in particolare quelle a frutti esotici come i lytchi, il mango o la papaya, il cui consumo è comune durante le festività. Infine un discorso a parte va fatto per il pesce ed i crostacei, che oltre ad essere causa di reazioni allergiche, a volte possono determinare la comparsa di reazioni pseudo-allergiche, i cui sintomi sono simili a quelli dell’allergia con orticaria e sintomi intestinali, ma sono legati, nella maggioranza dei casi, alla non perfetta conservazione dell’alimento e alla quantità dell’alimento ingerito.
Allergie alimentari e farmaci. Esistono poi alcune forme particolari di allergia alimentare, che non si manifestano dopo la sola assunzione dell’alimento, ma solo quando è assunto in associazione ad altri co-fattori, quali alcol, FANS (farmaci antidolorifici) o sforzi fisici. Risulta evidente come alcune di queste forme di allergia, soprattutto legate all’assunzione di alimenti a base di grano, ma non solo, possano essere più frequenti nel periodo natalizio, per l’uso più elevato di bevande alcoliche e anche di FANS, usati per curare cefalee seguenti alle ricche libagioni o come antifebbrili per le malattie virali presenti nel periodo.
Per i bimbi, gli alimenti che più frequentemente sono cause di allergie sono: il latte vaccino, le uova, la soia, il grano ed il pesce. Ma nonostante l’attenzione costante da parte dei genitori è possibile che il periodo delle feste nascondano situazioni insidiose. I colpevoli sono spesso cibi “insoliti” come alimenti crudi, pesce, dolci tipici, frutta esotica, frutta secca, torrone, a volte consumati in grandi quantità con maggiore carica allergenica e quindi meno tollerati e, soprattutto, con un minore controllo da parte dei genitori. Le allergie alimentari in età pediatrica rappresentano la causa più frequente di anafilassi, pertanto è di grande importanza per i genitori avere un vero e proprio “piano d’azione”, possibilmente scritto, per affrontare nel modo giusto eventuali reazioni allergiche. Un precoce intervento consente di prevenire l’insorgenza, a volte estremamente rapida, di manifestazioni allergiche pericolose per la vita.”
Genitori attenzione ai primi assaggi dei bimbi. Proprio per il pericolo delle potenziali anafilassi, grande attenzione deve essere riservata ai bimbi potenziali allergici. Il rischio per loro è quello di scoprire per la prima volta un’allergia alimentare proprio davanti ad un piatto di pasta con le vongole o mentre si sta mangiando la frutta secca tra un numero e l’altro di una tombolata. Il consiglio degli esperti è di non sottovalutare mai sintomi sospetti come eruzioni cutanee, vomito e difficoltà respiratorie, associati all’assunzione di specifici alimenti, ed in questi casi sottoporsi alla consulenza di uno specialista allergologo.
L’Allergologo è l’unico specialista di riferimento per la diagnosi ed il trattamento di tutte le malattie allergiche, perché nel suo percorso formativo matura conoscenze teoriche, scientifiche e professionali nel campo della fisiopatologia, clinica e terapia delle malattie a patogenesi immunologica e/o allergica. Tra le principali caratteristiche dell’Allergologo vi sono la conoscenza dell’importanza di elementi esterni all’organismo quali fattori causali delle malattie allergiche, il loro riconoscimento e, laddove possibile, il loro allontanamento. Le patologie allergiche sono malattie sistemiche, ovvero si possono manifestare con pochi sintomi ma interessare contemporaneamente più organi. Questo significa che la loro gestione necessita di una visione che non si limiti esclusivamente ai sintomi riferiti dal paziente quale principale motivo della visita.
BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE
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