L’allergia agli acari della polvere è una delle allergie più comuni, rappresentando una causa significativa di asma e rinite allergica soprattutto in età pediatrica. Gli acari della polvere, in particolare le specie Dermatophagoides pteronyssinus e Dermatophagoides farinae, sono ubiquitari e prosperano in ambienti domestici. La profilassi ambientale mira a ridurre l’esposizione a questi allergeni per prevenire e mitigare i sintomi allergici.
Studi clinici hanno dimostrato che la riduzione dell’esposizione agli acari della polvere può migliorare significativamente i sintomi dell’asma e delle allergie. Altri studi, sebbene le evidenze non siano conclusive, hanno evidenziato che ridurre l’esposizione agli acari della polvere nei primi anni di vita può diminuire il rischio di sviluppare asma nei bambini sensibilizzati.
Inoltre la presenza di acari favorisce, nei soggetti predisposti, la crescita di batteri Gram-negativi e Gram-positivi, determinando la produzione di anticorpi IgE verso questi batteri.
Numerosi fattori di rischio contribuiscono allo sviluppo e all’esacerbazione di allergie verso gli acari della polvere in bambini con asma, tra cui: la predisposizione genetica, l’esposizione agli acari soprattutto durante i primi anni di vita, le condizioni climatiche e igieniche all’interno dell’abitazione, la localizzazione geografica.
Vari studi a partire dai primi anni ’90 hanno indagato quale fosse la dose scatenante la sensibilizzazione per gli acari della polvere, stabilendo un cutoff di 2 mcg/g; altri autori successivamente hanno evidenziato che l’esposizione domestica agli acari della polvere è fortemente associata sia alla sensibilizzazione sia alla gravità dell’asma per livelli inferiori ai 2 mcg/g.
Le norme di profilassi ambientale, anche se non completamente risolutive, in vari studi contro placebo hanno dimostrato un’efficacia nel ridurre i sintomi, le esacerbazioni, l’uso di steroidi inalatori, cioè nel migliorare la qualità di vita dei pazienti. Inoltre, gli effetti positivi della profilassi ambientale si protraggono nel tempo, pertanto questa misura costituisce un presidio fondamentale nella gestione dell’allergia agli acari della polvere.
Inoltre, non prevedendo l’uso di farmaci, la profilassi ambientale rappresenta un’opzione particolarmente indicata per bambini, donne in gravidanza e persone che assumono già altri farmaci.
Misure di prevenzione nell’allergia agli acari della polvere
Le misure di prevenzione prevedono tre livelli:
- prevenzione primaria, atta a prevenire lo sviluppo di allergia in individui che non sono ancora sensibilizzati agli acari;
- prevenzione secondaria, atta a non far sviluppare sintomi allergici in pazienti già sensibilizzati ad acari della polvere;
- prevenzione terziaria, atta a ridurre o tenere sotto controllo i sintomi dell’allergia in un paziente allergico.
Una bonifica ambientale agisce a livello di tutti e tre i tipi di prevenzione, mentre l’immunoterapia appartiene alla prevenzione terziaria. Anche l’uso di probiotici costituirebbe una prevenzione terziaria, ma la loro efficacia resta ancora un argomento dibattuto.
Strategie di profilassi ambientale
- Controllo dell’umidità: gli acari della polvere prosperano in ambienti umidi. Mantenere l’umidità relativa sotto il 50% attraverso l’uso di deumidificatori e condizionatori d’aria è una delle strategie più efficaci. Una revisione sistematica ha analizzato l’effetto della deumidificazione sull’allergia agli acari della polvere, concludendo che è un’efficace misura di profilassi ambientale e migliora i sintomi dell’allergia.
- Filtrazione dell’aria: purificatori d’aria con filtri HEPA (High-Efficiency Particulate Air) sono efficaci nel trattenere il particolato e gli allergeni degli acari.
- Protezione della biancheria da letto: utilizzare coprimaterassi e copricuscini impermeabili agli allergeni è fondamentale. Questi rivestimenti impediscono agli acari di penetrare nei materassi e nei cuscini, riducendo l’esposizione agli allergeni. Per essere efficaci, i pori della trama devono essere uguali o inferiori a 0,5 micron. La biancheria da letto andrà lavata settimanalmente in acqua calda (54°C) che è in grado di uccidere gli acari e rimuovere gli allergeni. Anche gli animaletti o i pelouche in genere vanno eliminati o lavati frequentemente, accertandosi che avvenga una completa e corretta asciugatura.
- Riduzione dei tessuti: vanno rimossi moquette e tappeti, sostituite le tende di tessuto con persiane lavabili, eliminati mobili imbottiti. Tutti questi accorgimenti riducono i luoghi dove gli acari possono accumularsi. Pavimenti duri come legno o piastrelle sono preferibili perché più facili da pulire.
- Pulizia regolare: l’aspirazione frequente con aspirapolveri dotati di filtri HEPA può ridurre significativamente la quantità di allergeni. È preferibile l’uso di panni umidi per la pulizia delle superfici, poiché i panni asciutti possono sollevare e diffondere gli allergeni nell’aria.
- Educazione e collaborazione con i professionisti sanitari: informare i pazienti e le loro famiglie sull’importanza delle misure preventive e collaborare con i professionisti sanitari per un approccio personalizzato è essenziale.
Efficacia delle strategie di profilassi: prospettive future
Nonostante i progressi significativi, la completa eliminazione degli acari della polvere dalle abitazioni rimane impraticabile. Tuttavia, le innovazioni tecnologiche, come i dispositivi di monitoraggio della qualità dell’aria e i sistemi di filtrazione avanzati, stanno emergendo come strumenti promettenti per migliorare ulteriormente la gestione dell’allergia agli acari della polvere.
La ricerca continua è necessaria per sviluppare nuove soluzioni e migliorare quelle esistenti, assicurando che le strategie di profilassi ambientale evolvano in modo da rispondere efficacemente alle esigenze dei pazienti.
Sono disponibili nuove app per smartphone che possono aiutare le persone con allergia agli acari della polvere a monitorare i livelli di allergeni nell’ambiente e a ricevere consigli personalizzati sulla profilassi ambientale.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha pubblicato un nuovo documento sulle Linee guida per la prevenzione e il controllo dell’asma. Il documento include una sezione dedicata alla profilassi ambientale, con raccomandazioni specifiche per la riduzione dell’esposizione agli acari della polvere.
BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE
Platts-Mills TA, Tovey ER, Mitchel EB et al. Lancet 1982, 2:657-678
Gent JF, Kelik JM, Hill ME et al. Environ Res 2012; 118: 86-93
Gøtzsche PC, Johansen HK. Allergy. 2008: 63:646-59
Klain A, Senatore AA, Licari A, et al. Children 2024; 11:469
Articolo a cura di Valerio Pravettoni, Scuola di specializzazione in Allergologia e Immunologia Clinica dell’Università degli Studi di Milano