La stagione delle allergie è alle porte e con essa arrivano per molte persone i soliti problemi di tipo respiratorio e agli occhi. Si parla di allergeni stagionali: i famosi pollini di cui l’aria respirata è satura nella stagione pollinica, quando le piante disperdono il loro polline per riprodursi.
Di che pollini si tratta?
Pollini di alberi:
- Cipresso e altre Cupressacee
- Betulla e altri alberi della famiglia (ontano, nocciolo, carpino)
- Olivo e altre Oleacee (es. Frassino)
- Platano
Pollini di erbe:
- Graminacee
- Artemisia e ambrosia (Composite o Asteracee)
- Parietaria
Quali sono i fattori che incidono sulla concentrazione di polline nell’aria?
- Temperatura dell’aria e del terreno
- Irradiazione solare
- Altitudine
- Umidità relativa
- Disponibilità di nutrimento
- Concorrenza di altre specie vegetali in prossimità (infestanti)
- La mano dell’uomo (estensione delle aree verdi, potature, rimboschimenti, rimozione delle piante infestanti)
L’Italia presenta differenze significative tra le aree del Nord, del Centro e del Sud ed Isole in termini di calendari pollinici (periodi di pollinazione delle varie specie vegetali). Per conoscere il calendario pollinico è possibile consultare il sito web Pollini e Allergia
Quali sono i sintomi più comuni?
In generale, i sintomi più comuni dell’insorgenza di una reazione allergica in questa stagione possono essere raggruppati in tre macrocategorie:
- Rinite, con starnuti, rinorrea liquida e ostruzione nasale soprattutto nelle ore notturne;
- Congiuntivite con prurito e lacrimazione degli occhi;
- Asma, con l’interessamento dei bronchi e quindi broncospasmi allergici o asma allergica.
Questi sintomi per essere associati ad un’allergia devono essere costanti e ripetuti nel tempo.
Cosa fare se si sospetta l’insorgenza di una allergia?
Se si sospetta l’insorgenza di un’allergia la cosa migliore è farsi valutare da un allergologo evitando le soluzioni “fai da te” perché ogni persona può aver bisogno di un trattamento differente. In base al tipo di polline, l’allergologo deciderà la terapia corretta e se ricorrere all’immunoterapia desensibilizzante che porterà il paziente negli anni ad avere una minore sensibilità all’esposizione.
allergie respiratorie, pollini