Negli ultimi anni stiamo vivendo sempre più da vicino gli effetti dei cambiamenti climatici dovuti principalmente alle attività dell’uomo: ondate di calore e di freddo, inondazioni, cambiamenti nella fioritura delle piante sono solo alcuni esempi.
Considerando tutte le implicazioni che questi impatti hanno si utilizza oggi la definizione di global change, ossia cambiamenti globali, che non riguardano soltanto il clima.
Gli effetti di questi cambiamenti sulla salute dell’uomo sono sempre più evidenti e contribuiscono a sviluppare e peggiorare le malattie croniche.
Da diversi anni è stato introdotto il concetto di esposoma, inteso come l’insieme dei fattori ambientali (clima, ambiente..) e degli agenti patogeni ai quali ciascun individuo è esposto nel corso della sua vita. Questo concetto permette di studiare gli effetti che l’ambiente ha sullo sviluppo di malattie croniche: è stato introdotto inizialmente per il cancro, ma oggi viene utilizzato per tutte le malattie croniche.
Le malattie croniche, insieme ai tumori, sono una delle cause principali di morte per malattia negli ultimi decenni e dipendono, in qualche modo, dagli effetti dell’ambiente. Per esempio, le malattie cardiovascolari sono legate soprattutto al particolato atmosferico tanto che la rivista scientifica “The New England Journal of Medicine” ha classificato l’inquinamento come un fattore di rischio per queste malattie. Ma sono stati dimostrati anche gli effetti di alcuni inquinanti come l’anidride carbonica o il particolato atmosferico sulla bronchite cronica e sull’asma.
L’asma è considerata come un insieme di varie espressioni della malattia tra cui il 5% riguarda l’asma grave che ha una grande importanza sia per il paziente perché i suoi sintomi sono seri, sia per l’impatto sulla spesa sanitaria.
L’evoluzione della terapia e dell’assistenza in termine di diagnostica e management ha permesso un miglioramento della qualità della vita delle persone sia con la terapia farmacologica tradizionale (spray e polveri per inalazione) che offre un’ampia gamma di soluzioni, sia con i farmaci biologici che permettono un controllo dei sintomi e la riduzione delle riacutizzazioni.
Non bisogna dimenticare che l’asma grave viene influenzata da fattori ambientali e dall’inquinamento dovuto soprattutto al particolato di derivazione antropogenica (provocata dalle nostre attività).
Questo effetto può essere attenuato con una responsabilizzazione sempre maggiore del singolo cittadino e della collettività mettendo in pratica tutti i comportamenti virtuosi per ridurre le emissioni e gli inquinanti cercando di ottenere una diminuzione degli effetti sui cambiamenti climatici.
Nel video seguente, realizzato con il contributo incondizionato di Novartis, all’interno della campagna di informazione “Dottore ho l’asma. E’ grave?” il dott. Lorenzo Cecchi, presidente eletto AAIITO (Associazione Allergologi Immunologi Italiani Territoriali ed Ospedalieri) spiega come l’ambiente impatti sulle malattie croniche ed in particolare sull’asma grave.
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