Come ormai da mesi abbiamo imparato, il distanziamento sociale, l’igiene delle mani e l’uso delle mascherine sono misure fondamentali per contenere la diffusione di SARS-CoV-2. In questi mesi, ci siamo abituati ad utilizzare la mascherina nei diversi momenti della giornata per uscire di casa, al lavoro, per spostarsi su mezzi pubblici, e vivere in ambienti confinati con altre persone. In generale le mascherine si dividono in tre macro categorie:
- Mascherine chirurgiche: sono in grado di proteggere le persone che ci circondano da eventuali goccioline di saliva che potremmo emettere parlando o starnutendo;
- Mascherine in tessuto lavabile (+ congrui filtri): consigliate per la popolazione al pari di quelle chirurgiche in particolare quando è scarsa la reperibilità di mascherine chirurgiche;
- Maschere filtranti FFP2 e FFP3, con o senza valvola: indicate per il personale sanitario o quando si richiedono livelli di protezione elevata.
Ora che indossiamo continuamente le mascherine può venire il dubbio che alcuni fastidi alla pelle siano dovuti ad allergia. Come possiamo riconscere una allergia alla mascherina? Lo abbiamo chiesto al Dott. Borrelli, Consigliere Nazionale AAIITO Responsabile SSD Dermatologia -Ambulatorio Allergologia Ospedale Aosta.
Si può esser davvero allergici alla mascherina?
Alcuni soggetti possono lamentare reazioni avverse dovute all’uso di questo dispositivo di protezione. L’aumento del calore e dell’umidità a livello della cute del viso sottostante la mascherina può scatenare o riacutizzare la dermatite seborroica, la rosacea o l’acne. Il diretto e prolungato contatto della mascherina con la pelle del viso può provocare dermatiti irritative da contatto, ma anche vere e proprie dermatiti allergiche da contatto. Queste ultime sono conseguenti a reazioni delle cellule del sistema immunitario verso sostanze chimiche del tessuto, dell’elastico o di altre parti di tale presidio.
Come riconoscere le reazioni allergiche da contatto?
Le reazioni allergiche da contatto da mascherina a dir il vero sono meno frequenti delle reazioni irritative da contatto. Le due forme non sono facilmente distinguibili se non si sottopone il paziente ad un esame diagnostico chiamato patch test, utile ad evidenziare l’eventuale sostanza chimica colpevole dell’allergia. Entrambe le dermatiti, infatti, si manifestano con eritema, desquamazione, edema, vescicole fino ad esitare ad ulcerazioni e fessure nell’area di contatto. I sintomi riportati sono bruciore misto a dolore locale e prurito. I pazienti affetti da dermatite atopica o da altre patologie cutanee sono maggiormente suscettibili a reazioni da mascherina perché hanno un difetto di barriera cutanea.
Quali sono gli elementi delle mascherine che potrebbero scatenare reazioni allergiche sulla pelle?
Le reazioni allergiche dovute alle mascherine possono esser causate da molecole presenti nell’elastico o nella parte adesiva del dispositivo di protezione (tiuram, carbamix, Kathon, fenilisopropil-p-fenilendiamina, dibromocianobutano). L’eventuale presenza di fili metallici usati per modellare il nasello della maschera contenenti nichel, cobalto e cromo può risultare causa di sensibilizzazione cutanea. Analogamente, possono esser colpevoli molecole presenti nella filatura del tessuto della maschera come il quaternum15, gli alcoli della lanolina e la formaldeide. Infine alcune reazioni allergiche da contatto con mascherine riciclabili possono esser dovute a molecole presenti in detergenti e detersivi (quali colofonia, lyral) usati per il lavaggio quotidiano delle stesse.
Cosa fare in questi casi e quali tipi di mascherine prediligere?
In caso di lesioni cutanee da sospetta reazione allergica o irritativa a mascherina è necessario rivolgersi al medico curante che potrà prescrivere le cure idonee (per esempio creme antinfiammatorie, idratanti-emollienti ed eventualmente creme barriera) e, quando necessario, indirizzare il paziente all’attenzione dell’allergologo o del dermatologo. Lo specialista, in base al sospetto clinico, potrà eseguire test utili a diagnosticare un’eventuale allergia ad una sostanza che dovrà da quel momento esser evitata leggendo con attenzione le schede tecniche delle mascherine al momento dell’acquisto.
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