Mezzi di Contrasto
Tra le allergie ai farmaci, un tipo di reazione allergica non trascurabile è quella ai Mezzi di Contrasto Iodati (M.d.CI.) utilizzati a scopo diagnostico, soprattutto in ambito radiologico (TAC, Angiografia, Urografia, ecc.) e cardiologico (Coronarografia) in quanto sono in grado di modificare il modo in cui una regione anatomica appare in una immagine medica, rendendo visibili dettagli che, altrimenti, non sarebbero apprezzabili.
Reazioni di ipersensibilità
Le reazioni da ipersensibilità vengono distinte in Reazioni Immediate, quando si manifestano entro un’ora dalla somministrazione del MdCI (caratterizzate da prurito, orticaria, angioedema, vampate di calore, nausea, vomito dolori addominali, diarrea, rinite, disfonia, tosse, dispnea, ipotensione arteriosa, aritmia cardiaca, shock cardiogeno) ed in Reazioni Non Immediate, quando si manifestano dopo un’ora (caratterizzate da prurito, orticaria ritardata, angioedema, eruzione maculo-papulare, eritema multiforme, eruzione fissa, sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica, graft versus host, vasculite).
Scala di gravità delle reazioni
La gravità delle Reazioni Immediate viene distinta in:
- Lieve: orticaria limitata, prurito, edema cutaneo limitato, congestione nasale, starnuti, congiuntivite, rinorrea;
- Moderata: orticaria diffusa, prurito, eritema cutaneo diffuso, edema del volto, costrizione alla gola o disfonia, dispnea, broncospasmo, ipossia lieve o assente;
- Severa: edema diffuso, edema del volto con dispnea, eritema diffuso con ipotensione, edema laringeo con stridore e/o ipossia, dispnea, broncospasmo, shock anafilattico.
La gravità delle Reazioni Non-Immediate viene distinta in:
- Lieve: quando non è richiesta alcuna terapia
- Moderata: quando il paziente risponde prontamente alla terapia e non è necessario il ricovero in ospedale
- Severa: quando è necessario il ricovero ospedaliero e la manifestazione clinica è pericolosa per la vita o esita nel decesso del paziente.
Reazioni molto rare
Le reazioni lievi hanno una frequenza stimata di 0,9-2,9%, quelle severe 0,035%, con 1 caso di decesso ogni 41.060 esami. Il fattore di rischio unanimemente riconosciuto é una precedente reazione d’ipersensibilità a MdCI. Si ritiene che siano fattori di rischio anche l’asma bronchiale o l’orticaria-angioedema non controllati dalla terapia farmacologica, la mastocitosi ed una pregressa anafilassi idiopatica (ovvero storia di anafilassi in cui non è riconoscibile la causa scatenante). Il meccanismo patogenetico si ritiene sia, non immunomediato (anche detto pseudoallergico), con rilascio o produzione di sostanze chimiche (es.istamina, ecc) da parte di cellule infiammatorie, ovvero immunomediato con meccanismo IgE mediato o Linfocita T dipendente.
Evidenze di letteratura ci dicono che, se si esegue l’esame allergologico entro sei mesi dalla reazione, nel 50% circa dei casi si è in grado di dimostrare che la reazione è di tipo immunomediato. I test cutanei, in soggetti che non hanno avuto una pregressa reazione d’ipersensibilità a MdCI, per predire la futura comparsa di una reazione da ipersensibilità, non è risultata utile a ridurre i rischi, quindi non vanno eseguiti. Alcuni studi hanno evidenziato una reattività crociata, immunologicamente mediata, tra alcuni MdCI, che, sembra, dipenda dalla struttura chimica dei composti.
Cosa fare in caso di ipersensibilità
In caso di reazione d’ipersensibilità a MdCI, si rende necessario eseguire test cutanei che accertino, oltre alla patogenesi della reazione, la eventuale presenza di MdCI cross-reattivi con quello responsabile e che andranno evitati in caso di ripetizione dell’esame. In soggetti a rischio per reazioni da ipersensibilità a MdCI si è fatta strada la consuetudine di praticare una premedicazione con un antistaminico ed un glucocorticoide in associazione, la cui efficacia, tuttavia, rimane controversa. La premedicazione, spesso utilizzata in modo estensivo, in realtà dovrebbe essere riservata a pochi casi, tenendo conto che ha dato risultati incostanti in termine di protezione, soprattutto nelle reazioni moderate e severe. E’ necessario ricordare come i farmaci utilizzati per la premedicazione non sono esenti da effetti avversi, talvolta pericolosi. Pertanto, ciò che è più utile è un’adeguata analisi dell’anamnesi, con particolare attenzione ai fattori di maggior rischio e alle malattie croniche intercorrenti.
allergia, allergie ai farmaci