Nella terza e ultima parte delle interviste on the road realizzate da Allergicamente nella città di Bari è stato chiesto ai passanti se conoscono la rinite allergica e l’asma e tutti hanno risposto correttamente identificandone le problematiche più comuni.
Poi è stato chiesto se le allergie alimentari e le intolleranze sono la stessa cosa. Tutti gli intervistati le distinguono identificando la allergia come causa di sintomi più gravi rispetto a quelli causati dalle intolleranze.
Parlando di allergie alimentari, una delle intervistate cita l’allergia alle fragole e alle fave, queste però sono abbastanza rare. Probabilmente l’intervistata si riferisce al favismo che non è una allergia.
La celiachia, contrariamente a quanto affermato da alcuni intervistati, non è una allergia, bensì una infiammazione cronica dell’intestino tenue, scatenata dall’ingestione di glutine in soggetti geneticamente predisposti. Può colpire individui di tutte le età e riconosce una predisposizione genetica. Non è corretto, inoltre, parlare di allergia al lattosio, ma piuttosto di intolleranza al lattosio.
Alla domanda “hai mai sentito parlare di anafilassi” gli intervistati rispondono tutti correttamente tranne l’ultima ragazza che la definisce come un processo di cura. In realtà l’anafilassi o shock anafilattico è una grave reazione allergica a rapida insorgenza caratterizzata da sintomi che interessano diversi organi e apparati (cute, sistema gastrointestinale, apparato respiratorio, apparato cardiovascolare) e può mettere a rischio la vita.
Gli intervistati, infine, sembrano non essere a conoscenza dell’esistenza di vaccini. Esiste invece l’AIT- Immunoterapia Allergene Specifica (più nota con il poco corretto termine di vaccino) che consiste nella somministrazione a dosi progressivamente crescenti dell’allergene verso cui il paziente è sensibilizzato. In tal modo il sistema immunitario viene sollecitato a difendersi contro l’allergia, producendo anticorpi di difesa contro lo stesso allergene ed inducendo quindi una tolleranza alla sua riesposizione. Questa terapia crea una desensibilizzazione che agisce in caso di allergie respiratorie, alimentari, da veleno di insetti, da lattice e nichel.
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AIT, allergia, anafilassi, asma, intolleranza, rinite